2018 Difficile parlare male di Kamasi Washington, la nuova stella del jazz americano. Chiamato un po’ da tutti a collaborare a questo o a quel pezzo, ha suonato con Kendrick Lamar, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Ibeyi, Richard Russell e innumerevoli altri artisti. Nel 2015 incide The Epic, un triplo album che gli avvale numerosi premi e ottime critiche. Questo Harmony of difference nasce come commento musicale a un’installazione multimediale a New York curata dalla sorella del musicista. Kamasi non è un jazzista d’avanguardia o d’elite, le sue performance attingono anche ad altri mondi sonori, il suo jazz è contaminato da ritmi latini, da cori spiritual, da partiture d’orchestra. A volte sembra di entrare in una colonna sonora di un film per poi uscirne con note jazz che si fondono col sax di Washington. Mettiamo anche in conto che in questo album si trattava di commentare immagini, senz’altro chi volesse ascoltare il suono dell’artista dovrebbe sentire il già citato The Epic.
Voto: 3/5